Perché preferiamo un lato nei baci e negli abbracci

 

 

GIOVANNI ROSSI

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XV – 27 ottobre 2018.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La psicologia del comportamento umano ha ragioni complesse nell’elaborazione dell’esperienza psichica individuale che quotidianamente mette alla prova le radici antropologiche e familiari della personalità, ma anche motivi semplici nelle tendenze neurobiologiche alla base di atti spontanei di espressione dell’affettività, quali abbracciare e baciare persone care. Quando nelle interazioni sociali ci accostiamo agli altri, per un semplice saluto amichevole o per un’effusione di affetto, non solo teniamo una condotta che ci caratterizza individualmente nell’espressione socializzata della nostra personalità, ma compiamo anche gesti e movimenti elementari che, per quanto semplici e comuni, implicano scelte inconsapevoli ma costanti per ciascuno di noi. Qual è l’origine di tali scelte?

Ocklenburg e colleghi hanno fatto il punto dei risultati della ricerca più recenti e significativi che danno risposta a questo interrogativo.

(Ocklenburg S., et al. Hugs and kisses – the role of motor preferences and emotional lateralization for hemispheric asymmetries in human social touch. Neuroscience & Biobehavioral Reviews.  – Epub ahead of print doi: 10.1016/j.neubiorev.2018.10.007, Oct. 16, 2018).

La provenienza degli autori è la seguente: Institute of Cognitive Neuroscience, Biopsychology, Department of Psychology, Ruhr-University Bochum (Germania); Biological Psychology, Heinrich-Heine-University Düsseldorf (Germania); Cognitive and Affective Neuroscience Lab, School of Psychology, Victoria University of Wellington (Nuova Zelanda).

Il contatto fisico interpersonale è un importante aspetto dell’interazione sociale umana, ed alcuni comportamenti, quali abbracciarsi, baciarsi, accarezzarsi, prendersi per mano, sembrano essere trans-culturali, apparendo nel contesto di realtà sociali, etniche e geografiche diverse e distanti. Questi atti motori finalizzati al contatto sono generalmente asimmetrici, ma i motivi determinanti tale asimmetria non sono stati accertati ancora con precisione. Poiché i gesti e gli atti dell’interazione sociale implicano spesso movimenti delle mani, si è ritenuto che la destrimania e il mancinismo veri, ossia legati al controllo crociato da parte dell’emisfero sinistro (destrimania) o destro (mancinismo) del movimento e da parte del sinistro in oltre il 90% dei casi per il linguaggio, possano influenzare la preferenza di un lato. Altri ricercatori, notando che il contatto fisico sociale avviene spesso in un contesto emozionale, suggeriscono che le tendenze (bias) potrebbero derivare da asimmetrie nell’elaborazione delle emozioni.

L’influenza dell’asimmetria cerebrale sulla lateralità e tutti i fattori che possono influire sulla scelta laterale, tradizionalmente oggetto di studio della neuropsicologia, sono stati presi in considerazione; tanto quanto elementi psicologici diversi, prevalentemente legati alla sfera affettiva, e in grado di determinare memorie comportamentali preferenziali.

In un nostro saggio, Il bacio, la sua fisiologia e la sua origine[1], si riportava uno studio di osservazione sul comportamento spontaneo di 248 persone in luoghi pubblici di paesi diversi, che suggeriva la prevalenza dei fattori neuropsicologici su quelli culturali:

“Lo psicologo Onur Güntürkün della Ruhr-University di Bochum, in Germania, ha osservato 124 coppie che si baciavano in luoghi pubblici in tre diversi paesi: Stati Uniti, Turchia e Germania. Studiando il movimento nell’osculazione[2] ha notato che l’inclinazione del capo verso destra, prima che le labbra si toccassero, era due volte più frequente dell’inclinazione a sinistra. Il fenomeno non poteva essere spiegato come conseguenza della destrimania, perché la prevalenza dell’uso della mano destra è quattro volte più frequente della tendenza ad inclinare a destra il capo prima di baciare. Per questo, Güntürkün ha ipotizzato, per questa preferenza automatica nel bacio, un’origine indipendente dalla scelta della manualità, considerandola collegata alla prevalenza del controllo corticale da parte dell’emisfero sinistro (lateralità sinistra), che induce la preferenza dell’antimero destro, ma modulata anche da altri fattori la cui epoca di sviluppo si collocherebbe fra la fine della gestazione e l’infanzia”[3].

Alcuni psicologi hanno tentato un’interpretazione culturale della bias comportamentale caratterizzata dall’inclinazione del capo a destra, attribuendo rilievo all’educazione e all’ambiente:

“Alcuni studi indicano che l’80% delle madri, indipendentemente dal fatto che siano destrimani o mancine, mettono i bambini nella culla in modo che siano alla propria sinistra, così che questi per trovare il contatto con la madre e il suo calore, imparano a girarsi verso destra. Trovare calore e protezione nella prima infanzia con questo movimento dovrebbe, secondo alcuni, aver creato una memoria associativa positiva in grado di influenzare lo sviluppo di una preferenza automatica nell’età adulta.

Addirittura, alcuni psicologi hanno sostenuto che coloro che baciano inclinando la testa a sinistra mostrano meno amore e calore di coloro che preferiscono l’inclinazione più comune[4].

Una congettura, basata sull’attribuzione all’emisfero destro di una maggiore attività nelle risposte emotive, vuole che si abbia la flessione del collo a destra perché questa espone la guancia sinistra controllata dall’emiencefalo più emotivo. In altri termini, l’inclinazione sarebbe guidata da una reazione emozionale.

Queste interpretazioni sono state messe alla prova e confutate dal naturalista Julian Greenwood e dai suoi colleghi dello Stranmillis University College di Belfast, i quali hanno rilevato nel 77% di 240 studenti l’inclinazione a destra del capo nel baciare una bambola, sia sulla guancia, sia sulle labbra[5]. La percentuale della preferenza rilevata nel baciare un oggetto inanimato con funzione di surrogato analogico, era molto vicina a quella riscontrata in 125 coppie osservate a Belfast durante l’osculazione: 80% delle volte.

Sulla base di questo studio sembra si possa dare credito all’ipotesi che giustifica la prevalenza a destra in termini psicomotori, piuttosto che emozionali, confermando la tesi di Güntürkün”[6].

Ritornando all’articolo qui recensito, Ocklenburg e colleghi osservano che il contatto sociale può fornire informazioni non ottenibili in altro modo sulle reti neuroniche lateralizzate che collegano le emozioni alle azioni.

La revisione dei lavori sperimentali è stata focalizzata sulla lateralizzazione del tenere in braccio, come nel cullare tra le braccia i bambini (cradling), baciare ed abbracciare, in rapporto alle due principali teorie, ossia quella della tendenza motoria (motor bias) e quella della tendenza emotiva (emotional bias).

Sintetizzando quanto emerge dalla ricerca, si può affermare che le preferenze laterali in tutte e tre le modalità di interazione fisica sono influenzate, ma non del tutto determinate dalla lateralizzazione manuale. In sostanza, la motor bias theory in parte spiega le scelte preferenziali del lato nei contatti fisici sociali. Il contesto emozionale, tuttavia, si è rivelato influente in molti casi, in particolare per quanto riguarda l’abbraccio. Ocklenburg e colleghi concludono, dall’analisi dettagliata di tutti gli studi, che le tendenze laterali nell’interazione fisica sono molto probabilmente determinate da una combinazione di tendenze motorie ed affettivo-emozionali.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Giovanni Rossi

BM&L-27 ottobre 2018

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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[1] Si veda in “Note e Notizie” Il bacio, la sua fisiologia e la sua origine, pubblicato settimanalmente a partire dal 29 marzo 2008 e ripreso anche da vari siti web di informazione scientifica.

[2] Il termine osculazione, che in geometria indica il contatto di due curve in un punto determinato, è impiegato per designare scientificamente l’atto del baciarsi reciproco (si veda Note e Notizie 29-03-08 Il bacio, la sua fisiologia e la sua origine – prima parte).

[3] Note e Notizie 26-04-08 Il bacio, la sua fisiologia e la sua origine – quarta parte.

[4] Cfr. p. 29 di Chip Walters, Affairs of the lips. Scientific American Mind 19 (1): 24-29, 2008.

[5] Diane Barrett, Julian G. Greewood and John McCullagh, Kissing Laterally and Handedness. Laterality: Asymmetries of the Body, Brain, and Cognition 11 (6): 573-579, 2006.

[6] Note e Notizie 26-04-08 Il bacio, la sua fisiologia e la sua origine – quarta parte.